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Mercoledi 1 Dicembre 20.30

Biblioteca di Nembro

Incontro con gli autori

 

In vendita presso:  

 

SALVIBIKESTORE a Zogno

 

PRO LOCO di Piazza Brembana

 

Grande Grimpe a Nembro

 

Ufficio Turistico di Ponte Nossa

 

MOUNTAIN BIKE TRA LECCO E BERGAMO
85 itinerari tra il lago di Como e le Orobie
Maurizio Panseri, Marzia Fioroni, Claudio Locatelli, Enrico Fioroni

  

http://www.versantesud.it/italiano/dettaglio.asp?id=264

 

 

Presentazione tratta da www.alibionline.it 

 

Sentivamo la mancanza di una guida che raccogliesse i più begli itinerari in mountain bike nell'area compresa fra il lago di Como e le Orobie? Per quanto mi riguarda, a giudicare dalla manciata di minuti che è passata da quando ho letto sul sito mtb-forum.it della pubblicazione di Mountain Bike tra Lecco e Bergamo e l'ultimo click per acquistarla online, direi proprio di sì. Averlo appreso proprio lì è stato uno dei motivi determinanti a scatenare la mia "frenesia acquistatoria", in apparenza avventata. Da parecchi anni ormai il sito sopra citato è un punto di riferimento per me e per oltre sessantamila bikers italiani e non, perché riporta contenuti e informazioni di qualità, sempre attendibili. E non a caso i quattro autori, Maurizio Panseri, Marzia Fioroni, Claudio Locatelli ed Enrico Fioroni fanno parte, fin dalla sua creazione, della community, avendo contribuito attivamente alla crescita ed essendo, ovviamente, bikers appassionati ed esperti.
Ottantasette itinerari, descritti minuziosamente in poco più di trecento pagine, corredati da ogni informazione utile per intraprendere in tranquillità la nostra escursione e, ciliegina sulla torta, tutti dotati di traccia GPS scaricabile direttamente dal sito internet dell'editore. Se però consideriamo che alcuni itinerari comprendono diverse varianti, il numero sale a 104, per l'esorbitante valore complessivo di oltre 105.000 metri di dislivello accumulati e quasi 2.440 km di percorsi. Una mole di lavoro enorme, se si somma l'impegno (divertente e faticoso) di scoprirli e di percorrerli tutti più volte, a quello sicuramente più logorante di elaborare i dati raccolti e stendere i testi. Gli itinerari sono suddivisi in quattro sezioni affidate, a seconda della collocazione geografica e quindi della conoscenza, ad ognuno dei quattro autori, tutti amanti e appassionati della montagna, prima di essere degli ottimi bikers.
Ma chi si aspetta la classica guida didattica e sterile è sulla cattiva strada. Aprendola e sfogliandola per la prima volta, oltre al piacere di avere tra le mani un libro accattivante dal punto di vista grafico, si percepisce fin dalla prefazione un'aura di passione e di amore per il lavoro svolto. Le descrizioni degli itinerari sono puntuali e dettagliate, ma con uno stile "raccontato" molto piacevole e sempre completate da riferimenti storici e di cultura locale. Oltre alla ricca parte introduttiva riguardante le indicazioni per affrontare al meglio le escursioni proposte, a interrompere di tanto in tanto l'esposizione degli itinerari troviamo racconti, monologhi e considerazioni raccolte in "intermezzi" dove sulla componente tecnica prevale l’aspetto personale e introspettivo di chi scrive. Probabilmente, soprattutto chi condivide con gli autori la passione per la mountain bike potrà percepire fino in fondo le sottili sfumature che caratterizzano questi brani, influenzati da momenti e situazioni vissute direttamente sui sentieri. Ma solamente un "addetto ai lavori" può avere interesse nel leggere questa guida? Penso proprio di no. Chiunque abbia a cuore la natura, il silenzio delle montagne, le tradizioni e la storia delle nostre popolazioni ci troverà informazioni e spunti interessanti. Chissà, magari anche chi è a completo digiuno di mountain bike potrà individuare, e non sarà difficile, la fonte di ispirazione giusta proprio in questo libro.
Spronato dai racconti di Marzia, Maurizio, Claudio ed Enrico, dalle splendide immagini fotografiche, o dai "deliri ciclo-filosofici" di Maurizio e di “Tarantola” di orme.tv, il lettore potrebbe ritrovarsi quasi senza accorgersi in sella a una bicicletta, inizialmente seguendo le piste ciclabili di fondovalle, per poi decidere di affrontare percorsi più lunghi e impegnativi rimanendo affascinato dalla coinvolgente bellezza dei sentieri che percorrerà e dai luoghi ameni che riuscirà a raggiungere. Sfogliando le pagine patinate del nostro ultimo acquisto in queste uggiose giornate di novembre proviamo un unico rammarico: dover ancora attendere qualche mese, quando sulle montagne ormai imbiancate si saranno sciolte le ultime nevi, prima di risalire in sella ai nostri “cavalli di alluminio” per solcare finalmente le strade e i sentieri così ben descritti dagli autori. Ma vale la pena attendere con pazienza: certamente le nostre aspettative non andranno deluse!

Paolo Grimaldi

 
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