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Monte Venturosa PDF Stampa E-mail

Pianca - Monte Venturosa (m. 2000)

Dislivello 1000 m.
pedalabilità in salita : 30 % solo se ottimi scalatori
pedalabilità in discesa : 95% solo se ottimi discesisti

percorso : Da san Giovanni Bianco raggiungere l'abitato di Pianca e oltrepassarlo per un paio di km sino ad un piccolo piazzale con parcheggio, da li una freccia con indicazione Venturosa vi farà da segnavia impossibile sbagliare il sentiero sino alla cima.

Risalgo la valle rimpallando da un’idea all’altra ma non ho una meta precisa,
ormai sono le due quando giungo a San Giovanni B. lo sguardo si appoggia sui versanti nebbiosi del Venturosa e mi corre alla mente un pensiero di un caro zio cammelliere che diceva “ se ol venturusa al ga ol capel ciapa so ol camel ” si perché prima che l’erosione e l’orogenesi formasse queste montagne qui c’era il mare e mentre si formava l’arabescato rosso questi luoghi erano del tutto simili a Ras Mohammed a dispetto dell’aspetto odierno.
Adesso mi è tutto chiaro il cammello è al mio fianco il Venturosa è sopra la mia testa non resta che salirci.
Risalgo automunito la strada percorsa sabato scorsa in sella alla bike sino a giungere a una piazzola da cui si diparte il sentiero che sale verso il Passo Grialeggio e quindi al Venturosa.

Di ciclabile almeno in salita in questo itinerario non c’è nulla, il che si traduce in mille metri a spinta almeno per gli esseri normali, i più allenati potranno con molto sforzo pedalare almeno i primi trecento metri di dislivello.
A questo punto se cominciate a pensare “ chi te lo fa fare? “ potete tranquillamente cambiare topic se invece la cosa vi provoca un po’ di curiosità potrete trovare uno spunto per una eventuale ripetizione.Va detto che lo sforzo fatto in salita è ripagato da una ciclabilità in discesa prossima al 100% con parecchi ostacoli a spinta solo nella parte dal passo alla cima del Venturosa.
La salita inizia su sterrata molto ripida nel bosco e poi a spinta si passa nei pressi di alcune baite sino a sbucare a circa 1700 m. al Passo Grialeggio.
I continui tuoni sinonimo di temporale oltre il Resegone nella zona del Lago non mi lasciano del tutto tranquillo non vorrei dover interrompere la salita o peggio fare la discesa vero motivo di interesse sotto a un temporale ma oggi la fortuna sarà dalla mia parte.
Dal Passo alla baita del Giacom iniziano i primi problemi trattasi di passaggi o gradoni di roccia che in discesa scopro possono essere evitati attraverso una variante.
La parte alta del tracciato oltre la baita è molto sassosa e presenta parecchi problemi in un ottica di discesa, arrivo verso la cima e durante una pausa smanetto maldestramente con il pomello dell’ata tanto per scoprire una volta in vetta di averlo perso.

In vetta alcune gocce di acqua mi fanno imprecare e affrettare la vestizione senza permettermi il dovuto riposo, qualche autoscatto di rito e inizio la discesa con la dovuta attenzione, con una buona dose di fortuna ritrovo il pomello dell’ata in mezzo ai fiori in cui cercava di mimetizzarsi.
Un ringraziamento grande come una casa ai volontari che mercoledì 2 organizzano una prova di campionato italiano di corsa in montagna e che hanno messo a nuovo il sentiero sino al passo Grialeggio, grandissimi.
Una goccia qua una goccia la ma il vero rovescio mi raggiunge mentre sono al riparo sotto il portellone dell’Espace , in definitiva ne è valsa la pena a conferma del famoso detto dello zio: “se ol Venturosa al ga ol capel ciapa so ol camel”.
Traccia gpx disponibile a richiesta ma fondamentalmente non serve il sentiero è obbligato.

http://www.moonrider.it/forum/viewtopic.php?f=12&t=252

 
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